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ALBUM TREE

1. Io sono Mezzosangue

Mister

Chiuso nelle mie prigioni come Pellico, Zion
Apri i tuoi cancelli o te li sfondo col mortaio
Qua ognuno ha le sue celle, la sua prigione mentale ma
‘Sta vita è l’Enigmista, t’ha chiuso in testa la chiave
Sapessi elevare, arte è parte della soluzione ma
Ansie e paranoie somigliano quasi al sole perché
Sorgono sempre, tramontano sempre e aiutano a guardare
Finché un giorno non le fissi attentamente
E là finisce che ti bruci gli occhi
Io do valore a certe cose, bravo tu che te ne fotti
Bravi tutti dentro bolle di niente, pronti a morirci
Non ti ho chiesto di sentirmi, ti ho chiesto di sentirti
Sono spiccioli per un clochard
Gradini per salire gli inferi, ma l’incipit è solamente l’incipit
Paura è malattia, ma il coraggio è uno dei sintomi
Un uomo lo misuri dai suoi sogni o dai suoi incubi

Digli che non cedi, non li preghi
E che hai le braccia per rialzarti sempre
Digli che ci vedi in mezzo ai ciechi
Perché avere gli occhi aperti serve
Digli che c’hai il cuore con le spine, e poi
Che un giorno l’orizzonte vedrà le tue spalle
Che ammetterai a te stesso, io non sono voi (dillo)
Ah, io sono MezzoSangue

Un MezzoSangue non ha scelta, disagio in ogni posto
A un uomo libero sta stretta anche la libertà
Ma un mostro lascia ogni ferita aperta
Lo spirito non perde sangue, scavami la carne, dai
Almeno là dovrai fermarti all’osso
Rendez-vous con l’arte e l’emozioni
Con chi prima di ascoltarle ha già in mano i pomodori
Gioco a carte con il mondo, là fuori, qua fuori
Ma ho in mano quadri e cuori, dove regnano denaro e bastoni
So che un giorno cambieremo il mondo
In fondo siamo tutto quanto quello a cui puntiamo fino in fondo
Siamo i sogni che teniamo stretti giorno dopo giorno
Un uomo non è un uomo finchè è un uomo senza un sogno
Io lo so che un giorno sarò pronto, grande, un treno deragliante
Sulle rotaie dritto dalle strade degli: Oh daje
La mia strada parla già per me, lontana dalle tante altre
Io sono MezzoSangue

Digli che non cedi, non li preghi
E che hai le braccia per rialzarti sempre
Digli che ci vedi in mezzo ai ciechi
Perché avere gli occhi aperti serve
Digli che c’hai il cuore con le spine, e poi
Che un giorno l’orizzonte vedrà le tue spalle
Che ammetterai a te stesso, io non sono voi (dillo)
Ah, io sono MezzoSangue

Non conta quanto inciampi
Perché non riesci ad arrenderti e a legarti con i falsi
Perché non riesci a spegnerti come hanno fatto gli altri
Sei nato mezzosangue in mezzo a purosangue e sappi
Non sei qua per sfilare o per il Pedigree
Tu sei nato per lottare e sai perché sei qui
E non dare a me del grande che se è in me che ti rispecchi
È te che vedi, vuol dire che già in te c’è un MezzoSangue
Credi in te

2. La mia famiglia

Check

La mia famiglia sa chi sono, sa da dove vengo
Sa quanto ci credo in questo suono e sa quanto ci spendo
La mia famiglia mi conosce dentro
Perché ho fatto un puzzle del mio petto
E in ogni testo ce ne ho messo un pezzo
La mia famiglia ha mille volti e un solo nome e lo urlo al cielo
Sa che ho dato il sangue per tenerlo vero, è fiera come Dio de me
Come chi dà tutto e non perdona, lei
Sa che sopra er core c’ho la firma Roma
La mia famiglia ascolta, c’ha la testa buona
Lei lo sa che questa musica gli parla e che non solo suona
Se ne sbatte di ogni moda perché sa che passa
Ancora fisso il cuore duro su rullante e cassa
La mia famiglia abbraccia con la guardia alta
E crede in me perché in me vede un fratello che mo’ ce l’ha fatta
Zero Cristi e zero Guida, brindo alla sostanza
Brindo alla parola nuda e alla famiglia larga

È uno squarto dentro il petto a dirti: Non sei solo
È un sorriso che sa bene che non basta mai
Né dare il massimo per niente né capirci al volo
È quella mano che ti sveglia quando non ci stai
Empatia, sinergia, stessi passi falsi, stessa scia
Il magnetismo che ci incolla sulla stessa via
Non è il sangue, non è il nome, non la dinastia
La mia famiglia, la mia famiglia, la mia famiglia

La mia famiglia sa che ho i dubbi in testa
Più di quanti crede e veste sporco perché sa quello che vede
La mia famiglia ha sete e beve ciò che prova
Manda giù emozioni come droga, vuole roba nuova
La mia famiglia sta in coda, in coma sopra le autostrade
A ruota con i film, nuota in mezzo a musiche dimenticate
Affoga quando pensa e respira quando vive
Impara a respirare mentre attenta uccide, intanto piange e ride
La mia famiglia ha spine che non sono sue
E toglierle vuol dire sanguinare e mettere le tue
Lei giudica facile perché facile vive
Ma quaggiù vivere è facile qua so facile dire
La mia famiglia distingue fra il mago e l’illusionista
E mentre sposta le cose col pensiero ci si impiglia
Io la famiglia l’ho persa e riconquistata
Persa e riconquistata e adesso ho aperto le ciglia

È uno squarto dentro il petto a dirti: Non sei solo
È un sorriso che sa bene che non basta mai
Né dare il massimo per niente né capirci al volo
È quella mano che ti sveglia quando non ci stai
Empatia, sinergia, stessi passi falsi, stessa scia
Il magnetismo che ci incolla sulla stessa via
Non è il sangue, non è il nome, non la dinastia
La mia famiglia, la mia famiglia, la mia famiglia

La mia famiglia
La mia famiglia
La mia famiglia
La mia famiglia
La mia famiglia
La mia famiglia
La mia famiglia
Non è il sangue, non è il nome, non la dinastia
La mia famiglia, la mia famiglia, la mia famiglia

3. System Error

È la sintesi e le volgarità e vomito tardoadolescenziale di un rapper scurrile
Negativo, oscurantista, il suo disco è l’apoteosi delle sue nefandezze
La sua maschera sintomo della sua vergogna, egli non è un uomo, è un errore del sistema

System Error
Guess who’s back? Mezzo è il nome, man in black
Nel rap sparo a alieni col vocoder pronti all’invasione
Bang, rapper, bang, clone di un clone da serra (ok)
Passa il neuralyzer che mi scordo questa merda
Vengo dritto dal futuro, a cazzo duro, a dirti quanto è scuro
T’assicuro, vivi dentro a un buco con un tubo al culo
Pronto ad impedirlo, parlo come a un figlio, i migliori consigli
Il migliore consiglio, ucciditi stronzo coniglio
Pyongyang state of mind, vengo a porti fine
Frontline, sogno l’Armageddon, l’uomo per concime
Getto questi USA, il loro usa e getta dalla testa
Tutte quelle stelle strafatte di strisce a bestia (e ah)
Dicono “bene” ma bene ma orbene non va
Se le scene di queste città sono piene d’alieni, di scemi strapieni di mediocrità
Di bandiere, di numeri, fiere di stupidi, fieri che superi solo coi numeri
I numeri veri li superi solo se accedi agli schemi sinceri di stupidità

System Error, via da Matrix, opzioni binarie, dai
Sparaflasho la mia testa, ti voglio scordare, sai
Ho una festa questa sera, una cosa da fare (Signor Mezzo guardi qui)
Scopare
System Error
Io che aspetto il peggio pronto al meglio
Sogno il meglio con il cuore, trovo il peggio con l’uccello
System Error
Insegnami a scappare dal cervello
Forse scopo la sfortuna, viene sempre sul più bello
System Error
System Error
System Error
System Error

System Error, quale 808, sei un pacco
Ti vedo e leggo “Rapper not found: 404”
Vengo per giustizia a mettere apposto le cose
Mezzo ha un morso feroce, tu sei morto precoce
Vedo rari temi, tu vedi teme-rari
Tu vedi tali geni, io vedo geni-tali
Sono sposati con la musica e amanti col denaro
Sti prosciutti resistono un par d’anni e divorziano tutti
System Error perché siamo fottuti, con i sogni incompiuti
Siamo numeri dubbi
Siamo cubi di Rubik senza più un cazzo di piano
E culo e bocca ben cuciti dentro a un centipede umano
Sorridi (cheese)
Fatti un selfie, anzi aspetta, posa il cellulare che ho una nuova macchinetta
Devi puntare e premere per bene questo tasto, fallo in fretta (perfetta)

System Error
Io che aspetto il peggio pronto al meglio
Sogno il meglio con il cuore, trovo il peggio con l’uccello
System Error
Insegnami a scappare dal cervello
Forse scopo la sfortuna, viene sempre sul più bello
System Error
Io che aspetto il peggio pronto al meglio
Sogno il meglio con il cuore, trovo il peggio con l’uccello
System Error
Insegnami a scappare dal cervello
Forse scopo la sfortuna, viene sempre sul più bello
System Error

System Error
System Error
System Error

4. Ologramma

Respiro, affondo, affondo, respiro

Respiro confusione, tossisco verità
Come chi fuma la sua storia, la gloria, la notorietà
La notte ingoia, sbrana la mia noia e la brama
Parla la mia lingua, mi chiama
Le vedo che camminano
Cellule impazzite in un tumore fulmineo
La terra in delirio
Strade come vene, treni nelle arterie, una trama
Il nero nei polmoni e di un cielo che si dilania e tossisce
La terra mangia merda ed il fegato impazzisce
Il suolo che ingiallisce
Diglielo alle cellule
Quello che buttano lo riprendono
Quello che uccidono poi lo perdono
Dillo tu alle strisce, alle stelle che insegnano ad impazzire
Alle cellule che hanno senno ancora riescono a capire
Quanto sia un’illusione la divisibilità
In un mondo che sta morendo malato d’umanità

Il fisico e filosofo David Bohm paragonò all’ordine implicito dell’universo un ologramma
La cui struttura complessiva è identificabile in quella di ogni sua singola parte
Il principio di località risulterebbe perciò falso
Bohm riteneva che l’universo fosse un sistema dinamico in continuo movimento

Ologramma
Siamo nella terra e nell’acqua
E nessuno tranne te può salvarti e salvarla
Isola ogni parte di te e davvero
E in ogni minima parte vedrai l’intero ologramma
Siamo nella terra e nell’acqua
E nessuno tranne te può salvarti e salvarla
Isola ogni parte di te e davvero

Clima d’effetto serra, tutto si difende
Il virus nel tuo corpo, la febbre
Un buco nel sistema immunitario è come un morbo che prende
Bruceremo in fretta ed io già porto le bende
Le vedo che camminano
Cellule impazzite in un tumore fulmineo
La terra in delirio
Invadono polmoni
Sradicano alveoli
Sputano quel nero negli oceani
Vivono come se in fondo nulla gli importasse davvero sotto questo cielo
Fanno strage del diverso come fosse zero
Gli animali che ti popolano il corpo garantiscono che tutto sia equilibrio e sopravviva intero
Quando butti una cazzata sul terreno
Quando metti la benzina, quando sputi fumo
Tieni bene a mente che dal piccolo all’enorme c’è soltanto un velo
E alla fine torna tutto quanto uno

Dobbiamo imparare ad osservare qualsiasi cosa come parte di una indivisa interezza
Nonostante la sua apparente solidità
L’universo è un fantasma, un ologramma gigantesco e splendidamente dettagliato
Le particelle subatomiche restano in contatto indipendentemente dalla distanza che le separa
La loro separazione, un’illusione

Ologramma
Siamo nella terra e nell’acqua
E nessuno tranne te può salvarti e salvarla
Isola ogni parte di te e davvero
E in ogni minima parte vedrai l’intero ologramma
Siamo nella terra e nell’acqua
E nessuno tranne te può salvarti e salvarla
Isola ogni parte di te e davvero
E in ogni minima parte vedrai l’intero ologramma
Siamo nella terra e nell’acqua
E nessuno tranne te può salvarti e salvarla
Isola ogni parte di te e davvero
E in ogni minima parte vedrai l’intero ologramma

Ologramma
Ologramma, ologramma
Ologramma, ologramma

5. Umanista

Checkmate
Sto un altro giorno fra il silenzio della gente
Quando parla ma non dice niente
Guarda e poi mi chiede “e quindi?”
Un altro giorno fra lingue di serpente
In un folla che che mi acclama re, ma in testa poi mi scrive INRI
Nella scena sono un fottuto eremita
Farmi largo come chi entra dall’uscita fra sti re Mida
Non c’entro niente con nessuno, su che te lo giuro man?
Anche su centomila capiscono in tre
Odio sto clima di tensione per le strade
Queste facce svuotate e il nulla che le ha stracolmate
Fatte di bugie e poi strafatte di merda
Mi chiedo quanto di sto buio ce l’ho sulla coscienza
Vorrei rifarmi una vita, dirti che tutto è normale
Vorrei parlarti di fica, che i soldi li so contare pur io
Dirti che hai ragione, che so’ io che sbagliavo, strano
Sogno un futuro, me ne sbatto dei “bravo”

So che un giorno tutto questo pagherà davvero
Oltre questo nero, oltre il cielo di queste città
Dove il buio non ci tocca ed ha un passo leggero
Ed ogni uomo può contare sull’umanità
So che un giorno tutto questo pagherà davvero
Oltre questo cielo, oltre il nero di queste città
Dove il buio non ci tocca ed ha un passo leggero
Ed ogni uomo può contare sull’umanità

A sto foglio bianco mancano le fauci (fauci)
Mi guarda sanguinante come squali in mare
Che affondi Argo e tutti gli Argonauti
A me non serve l’oro per volare man, io scrivo con l’argento
Guadagnarci è tutto tranne certo
Ma almeno puoi specchiarti in ogni testo
Ci troverai chi ho perso
In fondo già lo sai chi se ne è andato
Chi (chi mi insegnava a non mollare alla fine ha mollato)
La vita prima fui un cane, non un uomo
Infatti ho ancora il vizio di abbaiare al vuoto
A volte mi ci sento ancora a abbaiare al vento
La differenza è che ora abbaio a tempo su un suono
Non dirmi “resta buono”
L’anima non sanguina, perde parole
Quindi quando scrivo non sorridere, portami altrove
Qua non contano le A dei loro voti biechi
Conta solo un R, o credi o cedi

So che un giorno tutto questo pagherà davvero
Oltre questo nero, oltre il cielo di queste città
Dove il buio non ci tocca ed ha un passo leggero
Ed ogni uomo può contare sull’umanità
So che un giorno tutto questo pagherà davvero
Oltre questo cielo, oltre il nero di queste città
Dove il buio non ci tocca ed ha un passo leggero
Ed ogni uomo può contare sull’umanità
So che un giorno tutto questo pagherà davvero
Oltre questo nero, oltre il cielo di queste città
Dove il buio non ci tocca ed ha un passo leggero
Ed ogni uomo può contare sull’umanità
So che un giorno tutto questo pagherà davvero
Oltre questo cielo, oltre il nero di queste città
Dove il buio non ci tocca ed ha un passo leggero
Ed ogni uomo può contare sull’umanità

6. Backdoor

Mezzo
(Non me ne frega un cazzo)
2-0-1-7

Noi siamo un Backdoor
Brecce nel sistema senza un break, no
Frecce nella testa di voi Belfort
Tu riconosci il poco, vuoi stare al loro gioco?
Io ho già trovato il modo, prendo la mira e fuoco
Noi siamo un Backdoor
Brecce nel sistema senza un break, no
Frecce nella testa di voi Belfort
Tu riconosci il poco, vuoi stare al loro gioco?
Io ho già trovato il modo, prendo la mira e fuoco

Io sputo hardcore perché è l’hardcore che merita sta merda
Dai primi giorni ci sto immerso dai piedi alla testa
Backdoor, scrivo versi in codice, progetti Tesla
Testimone di concetti e logiche di questa guerra
Thor mena quel martello, fa’ tremare il mondo
Che questa merda bro è la punta, tutto il resto è a fondo
Logica e consumo fanno noi dei numeri
Tu ancora giudichi?
Ancora scrivi “schifo” e incidi dischi ludici
Cubi di Rubik incompleti, io li chiamo sprechi
Scrivono versi usa e getta per il nuovo Gekko
Biechi senza alcun messaggio, dicono “non serve”
Certo che non serve a niente
In certe cupole di vetro ci stai solo tu
Parli con te stesso del tuo successo
Tu e la tua carta da parati a specchio, tu con i tuoi beat swag
Tu con i tuoi bad trip, tu con il tuo feat rap, io con il mio best being
Un verme striscia nella mela ed è l’inferno
La mangia dall’interno
E voi ballate sulla buccia nell’inverno?
Un bacio brother, svegliati, fai presto
Noi siamo un Backdoor
Brecce nel sistema senza un break, no
Frecce nella testa di voi Belfort
Tu riconosci il poco, vuoi stare al loro gioco?
Io ho già trovato il modo, prendo la mira e fuoco

Noi siamo un Backdoor
Brecce nel sistema senza un break, no
Frecce nella testa di voi Belfort
Tu riconosci il poco, vuoi stare al loro gioco?
Io ho già trovato il modo, prendo la mira e fuoco

Tu mi vorresti come tutti questi bro
Tu che non dormi la notte per darmi merda ma non ci riesci
Ti sei mai chiesto perché il mondo affoga?
Pesano i miei pezzi o sei leggero tu che c’hai la testa vuota?
Fatte ‘na domanda, ho messo un passa, tu parli di questo e basta
Nell’era dell’apparenza è apparsa sostanza
E ha fatto presa su uno come te
Quasi ce l’ho fatta a dirti quattro cose
Mo c’hanno paura a non dire abbastanza
Sti rapper fake li uccido con un one take
Immagino scompaiano e se immagino è alla William Blake
Per me è un immenso Salt Lake e non ci fai una mazza
Nemmeno ci condisco un cazzo di piatto di pasta
Do un senso ad ogni testo e tu sai bene come
Un rapper senza senso è come un cazzo senza un’erezione
Dicono “la musica si evolve”, ma magari, dove?
Qua non distinguono il progresso dall’evoluzione

Qua non distinguono il progresso dall’evoluzione
Qua non distinguono il progresso dall’evoluzione

Noi siamo un Backdoor
Brecce nel sistema senza un break, no
Frecce nella testa di voi Belfort
Tu riconosci il poco, vuoi stare al loro gioco?
Io ho già trovato il modo, prendo la mira e fuoco
Noi siamo un Backdoor
Brecce nel sistema senza un break, no
Frecce nella testa di voi Belfort
Tu riconosci il poco, vuoi stare al loro gioco?
Io ho già trovato il modo, prendo la mira e fuoco

7. Mi accompagni

Io ho solo poche verità, forse nemmeno un pugno
Le tengo sempre accanto, verità che espugno
Al castello delle incertezze
Che il tempo riesca a unirti a chi ami sempre (il resto conta poco o niente)
Dormo nel tuo ventre
Annichilito al tempo, al presente
Il vento parla di scelte nel bel mezzo del niente
È una corda che mi tiene in vita, è un filo conducente, una sfida
Respiro mentre affogo ma è grazia infinita
La prima gita fuori di uno dagli allori è sempre ardito
Fuoco sulla pelle a ogni nuova ferita
Ricordo prati di stelle che poi avrò perso dopo
Perle mentre appena nuoto, gemme sotto macerie di niente dopo il terremoto
Aah, svegliami
Tu che hai la voce per dirmi le cose, svegliami
E resteremo svegli mentre il mondo dorme
Fra le ombre ma col cuore in tasca, gli occhi per difenderci

Mi accompagni mentre mi allontano
Che hai imparato a rimanermi accanto
Mi accompagni mentre mi allontano
Che hai imparato a rimanermi accanto
Mi accompagni mentre mi allontano
Che hai imparato a rimanermi accanto
Mi accompagni mentre mi allontano
Che hai imparato a rimanermi accanto

Tu che ogni giorno hai cercato risposta al tatto
Dal fato che cambia discorso da un momento all’altro
Quando lotti pensi che vincerà chi avrà merito
La battaglia cambia l’uomo ed è l’unico vero esito
È un fatto di scelte giuste
E se la notte dura giorni, mesi o anni le scelte si fanno dubbie
Io mai visto tanta forza nemmeno quando la sputo su un palco
Sei l’unico esempio che porto in alto
Ricordo giorni da infarto, dare il massimo sempre in mezzo alle merde
Chiederci quanto di questo serve a lasciare qualcosa a galla
Mentre tutto ciò che affonda, resta a fondo
Ed è a questo che serve l’acqua
Tu ricorda l’avvocato, le pratiche, ogni conflitto
Quando ha detto che hai ragione tu, ma il mondo è troppo finto
Ed ogni volta che avrai un dubbio su ciò che hai fatto d’istinto
Metti play allo stereo e poi chiediti chi è che ha vinto

Mi accompagni mentre mi allontano
Che hai imparato a rimanermi accanto
Mi accompagni mentre mi allontano
Che hai imparato a rimanermi accanto
Mi accompagni mentre mi allontano
Che hai imparato a rimanermi accanto
Mi accompagni mentre mi allontano
Che hai imparato a rimanermi accanto

8. God Bless Ignorance

Rothschild, Rockefeller, Lady D, Rettiliani
UFO, Roswell, Big Bang, primi umani
Chefren, Micerino, Cheope, egiziani
Cristo Re, Illuminati, Archivi Vaticani
1789, mass fight, Mast Gloves, David Icke, NWO ??
Abraham L., Kennedy, oro, banche, debiti
Pieter Beck, BCE, crisi, morte, austerity
Saddam, Bin Laden, Allah, Twin Towers
World Trade, Fahrenheit, Larry Silverstein
Zeitgeist, Hitler, Mussolini, Stalin
Shambhala, Veda, Shiva, Vishnu, Krishna, Ganesh, Kālī
CIA, FBI, Google, Facebook, Echelon
BNP, world wide, MKultra, iPhone
Everybody’s steppin’ in my mind
Quante cose non sai

Noi, dove stiamo andando qua?
Dove mi stai portando, fra?
Dove ti sto portando?
Dice “god bless ignorance”
Tutto ciò che serve ormai lontano è sempre stato qui
Io parlo ma, ma dove stiamo andando qua?
Dove mi stai portando, fra?
Dove ti sto portando?
Dice “god bless ignorance”
Che tutto ciò che serve ormai lontano è sempre stato qui
Io parlo ma, ma dove stiamo andando qua?
Dove mi stai portando, fra?
Dove ti sto portando?
Dice “god bless ignorance”
Che tutto ciò che serve ormai lontano è sempre stato qui

God bless ignorance
God bless ignorance

Voglio darti il benvenuto dentro l’era dell’acquario
Il recipiente porta l’acqua dove vuole e lo sappiamo
L’era della malainformazione è già parte del piano
E ciò che resta è disinformazione del genere umano
Benvenuto nel miscuglio, il minestrone come Ascanio
C’è di tutto e sa di niente con un retrogusto amaro
Cos’è vero e cos’è falso?
Cos’è giusto e chi è sbagliato?
Cosa resta se scompare tutto? Solo il Dio denaro, ovvio
Vendersi l’amore e l’amicizia
I sogni, il tempo e anche la verità
Scompare la famiglia e siamo soli ed in cattività
Armi di distrazione di massa
E di che t’informi?
Senza amici, ma sai bene là ad Amici quale squadra passa
Informazione facile a distanza di un click
Così comoda che quasi non la tocco bro, la lascio lì
E imparerò a non credere più a niente
Per essere felice ho già tutto ciò che serve

God bless ignorance

9. Verità pt. 2

L’ho rincorsa costantemente
Coltivo la realtà nei dubbi
Semino i miei frutti
Vendo stelle bianche agli occhi bui
Nella massa solo come tutti
Buia la mia anima che latita ogni volta celata dai trucchi

Sa di nulla che divora un cuore crudo
E sa di tutto quel silenzio che ora sputo
Se ora sono muto e perché muto è questa vita
Appare muto e grida fra (come chi è muto perché prima ascolta e poi parla con dita)
Mani per parlare, la matita chiusa in se, come l’essere e il pensare
Perché quaggiù crescere è trasformarsi (trasformarsi)
E poi spogliarsi è come temperare
So che devo stare zitto per pensare
Il loro “zitto” è un cazzo d’eufemismo
Hanno lo sguardo fisso
E nulla dimora in quelle parole
Come in teste mute, in testa hanno in comune abbiamo solo Sole
Parola per parola
Sarà silenzioso come chi cerca una nota
Divenire cosa, quando, come
Mo’ che muto è verbo
Ho una direzione

Ora che la mente sa che va come la vista
Ora che ogni sua realtà è là dove la fissa
Ora appare dritta, ora appare storta
La fantasia è là
Dopo la porta
Ora che la mente sa, sa già quello che fissa
Ora che scrive ciniche parole sulla lista
Parole di un’artista, ora che sa dove l’ho scritta
La verità in cui s’ungono qua è un punto di vista

La verità in cui s’ungono è un punto di vista, è un punto di vista
La verità in cui s’ungono è un punto di vista, è un punto di vista
La verità in cui s’ungono qua

Nei volti che conosco, di dubbi ce n’è un mare
E più hanno vite certe, più ne so contare
Verità sociale, a loro basta questo
Formano alveari come nuovi mondi
E dentro, tutto è reale
Paralleli soli non li scaldano, ma incantano
Loro sotto, sovrapposti parlano di niente
Di possibili niente
E certe dimore tu per vedere devi averle
Senza più ragioni, solo un senso
Il sesto è fuori dal senso di una morale da contesto
Il dubbio adesso è certo
E ora distinguo quello che sento
Anche la verità che dici
Da quella realtà che hai dentro
Io vengo dalla scuola umana
Certe verità le so e le tengo bene a bada
Vivo sempre male queste mode
E ora che il mio nome è in giro
Credo che odio me come ‘sto nome
Irreali coppe nelle mani bro, troppe
Serve a dare una realtà di forma a teste rotte
Se poi è solo forme
Noi siamo come acqua
La forma che assumiamo è quella della testa e basta
E che dovrei pensare?
Brucia come lava, brucia per lavare
So che la tua notte chiama, io alla mia so dare forme eteree e poi una dimensione
Abiti e parole che la vessano di un nome
Lei che leva le persone dal nulla
Che l’ovvia ragione culla nel più antico buio
Giungla di un eterno lungo nulla
Che ora il mio timore espugna, Muto, Vivo e Creo

È solo un sogno
Sono Morfeo

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